Il selenio è un oligoelemento che nell’uomo è fondamentale per il funzionamento di molti processi vitali e viene reperito con l’alimentazione: fegato, pesce, molluschi, crostacei, latte e derivati, noci, arachidi, frutta, vegetali, funghi, riso, lievito di birra e carne.
🎈Il selenio con funzioni difensive e regolatorie, è fondamentale per il funzionamento di enzimi come seleno-proteine.
👉🏻Esistono almeno 30 seleno-proteine, 3 le più importanti:
🎈la glutatione-perossidasi: azione antiossidante, riduce gli effetti tossici dei radicali liberi e la morte cellulare per apoptosi e modula la sintesi della tireoglobulina (TG) e degli ormoni tiroidei (T4, T3);
🎈la iodiotironina deiodinasi: attiva o inatttiva gli ormoni tiroidei a livello dei diversi organi. La presenza di selenio in concentrazione plasmatica sufficiente è fondamentale per il funzionamento di questi enzimi e per la produzione di ormone tiroideo attivo (T3).
🎈 la tioredoxina reduttasi: azione ossido-riduttiva che protegge dallo stress ossidativo.
⚠️E’ evidente che i principali enzimi per il cui funzionamento è necessaria la presenza di selenio esplicano la loro azione nel metabolismo tiroideo e non a caso la tiroide è il tessuto con più alta concentrazione di selenio e, al suo interno essa può rimanere stabile anche per molto tempo, indipendentemente dall’introito dietetico e dalla disponibilità nell’organismo.
🎈Esistono studi che mettono in guardia dal pericolo di carenze congiunte di iodio e selenio, non solo nello sviluppo e nel mantenimento di quadri di ipotiroidismo, ma anche di patologie autoimmuni a carico della tiroide (tiroiditi autoimmuni).

👉🏻Le basi biologiche di questi effetti sono dovuti sia alla partecipazione del selenio nel metabolismo degli ormoni tiroidei, sia alla sua azione antiossidante e antiradicalica, preziosa per contrastare diversi fenomeni infiammatori. L’attività della glutatione perossidasi è fondamentale anche a livello tiroideo, dove neutralizza gli effetti citotossici del perossido di idrogeno (H2O2) prodotto come cofattore della sintesi degli ormoni tiroidei.

👉🏻La supplementazione di selenio con la dieta o con integratori ad hoc potrebbe avere un grande impatto dato che la tiroidite cronica autoimmune è tra le patologie endocrine più frequenti (ca 10% delle donne e 2% uomini).
⚠️La tiroidite autoimmune rappresenta la causa più frequente di ipotiroidismo (50-80% dei casi).

👉🏻In altri studi emerge che la supplementazione di dosi fisiologiche di selenio possa prevenire il peggioramento della funzione della ghiandola specialmente nelle tiroiditi autoimmuni.
👉🏻Infine, la somministrazione di selenio potrebbe avere un ruolo positivo nelle donne con tiroidite autoimmune in gravidanza e nel ridurre il coinvolgimento oculare (oftalmopatia basedowiana) nel pazienti affetti da morbo di Graves.

🎈⚠️Dunque la carenza di selenio può essere cruciale nel caso di attivazione del sistema immunitario e quando la produzione di ormoni tiroidei è ridotta (es.tiroidite cronica)
Somministrare selenio, dunque, può produrre benefici a tireopatie autoimmuni.

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