Continuiamo a parlare di mindful eating!
👉🏻Ognuno di noi può rendersi conto di quanto il proprio rapporto con il cibo sia condizionato da fattori che non hanno niente a che fare con il fisiologico stimolo della fame; fattori come il contesto sociale, o un determinato stato d’animo.
🎈Crediamo di essere liberi nelle nostre scelte alimentari, in realtà il più delle volte, proprio a causa delle abitudini, mettiamo in atto degli automatismi di cui siamo totalmente inconsapevoli e puntualmente ci sentiamo in colpa per aver mangiato troppo, ci rimproveriamo di non aver saputo resistere a quel cibo che fa ingrassare, finendo in un meccanismo in cui il mangiare diventa fonte di ansia e insoddisfazione, invece che un momento di nutrimento e cura di sè.

🎈Uno dei tanti modi per uscire da questo circolo vizioso è la mindful eating, una pratica che ci aiuta a riprendere il controllo delle nostre scelte alimentari, insegnandoci a mangiare con consapevolezza e permettendoci di avere un rapporto più sano con il cibo.

🎈Le radici della mindful eating sono nella mindfulness, che si basa su 7 pilastri:

1️⃣NON GIUDIZIO.

La nostra mente tende ad emettere giudizi (bello/brutto, buono/cattivo…) verso noi stessi, gli altri o le cose. La mindfulness ci insegna a diventare consapevoli di questi giudizi e a lasciarli andare, considerando le cose così come sono.

2️⃣PAZIENZA

Avere pazienza significa vivere ogni esperienza nei suoi tempi, senza volere tutto e subito.

3️⃣MENTE DEL PRINCIPIANTE
Approcciare ogni cosa come la prima volta, come un bambino curioso e osservatore dei dettagli, privo di condizionamenti, che sperimenta ogni evento come unico e nuovo.

4️⃣FIDUCIA
…in noi stessi e nelle capacità di cui siamo naturalmente dotati. La mindfulness permette di entrare in contatto con i segnali del corpo (come lo stimolo di fame/sazietà), dando valore alla nostra saggezza interiore.

5️⃣NON CERCARE RISULTATI
Cercare a tutti i costi il risultato è di ostacolo al raggiungimento del risultato stesso, perchè crea ansia e aspettative controproducenti.

6️⃣ACCETTAZIONE
Prendere le cose così come sono, senza pretese e senza cercare di evitare situazioni spiacevoli; agitarsi nelle sabbie mobili fa affondare più velocemente. Questa facoltà mentale che si sviluppa con la pratica meditativa non va intesa nel senso della rassegnazione, che è un atteggiamento di passività. Al contrario, l’accettazione è un processo attivo che consente di aprirsi agli eventi confidando nel cambiamento e nella crescita che essi comportano.

7️⃣LASCIARE ANDAREl
e emozioni negative che ci ancorano a esperienze passate e condizionano il modo di vivere il presente. Smettere di rimuginare sul passato per far fluire il cambiamento.

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