Spesso nel mio lavoro, incontro persone di sesso maschile e femminile, che non sono soddisfatte della FORME del proprio corpo oltre che di un eventuale peso.
È per questo che ho pensato di dare alcune delucidazioni su i famosi biotipi, di cui avete sicuramente sentito parlare: il biotipo a mela o androide, e il biotipo a pera o ginoide.


La differenza tra questi due biotipi, risiede nella distribuzione dell’adipe, la quale, a sua volta, “è determinata dai valori di ormoni maschili e femminili che alla persona stessa”.

La forma androide, è quella che ritroviamo principalmente nell’uomo,in cui gli ormoni maschili, gli androgeni, sono di molto superiori agli estrogeni.
Questo comporta la tendenza ad accumulare adipe, principalmente sull’addome , tra le viscere e sul tronco. 
Per questo, quando si arriva ad avere un’obesità di tipo androide, è frequente che questa si associ a diabete di tipo due, dislipidemia, patologie cardiovascolari e iper uricemia.
Nel biotipo ginoide,invece, la prevalenza di ormoni estrogeni, protegge il corpo dall’accumulo di adipe addominale, ma lo incanala sui fianchi, sui glutei, e sulle cosce. Quando una donna, per esempio, attraverso il periodo di menopausa, durante il quale gli ormoni estrogeni tendono ad abbassarsi gradualmente fino a rimanere veramente in piccola percentuale, la donna comincia ad accumulare adipe come l’uomo, quindi sull’addome.
Nella persona che tende ad obesità di tipo ginoide ,il grasso è presente soprattutto nel compartimento sottocutaneo, con conseguente elevato rapporto tra grasso superficiale profondo; spesso si presentano difetti circolatori marcati con problemi del sistema linfatico, fragilità capillare e cellulite.

Anche da un punto di vista di umore atteggiamento mentale, i due tipi di costituzione fisica si distinguono, in conseguenza di una diversa attività ormonale: l’androide è generalmente è facile preda dello stress, mentalmente iperattivo, e inevitabilmente si trova produrre costantemente cortisolo.
Il soggetto estrogenico ha un flusso ormonale tale che il suo metabolismo risulta rallentato in special modo nella prima fase della giornata, in cui la persona trova difficoltà a dare un deciso impulso alle attività; poi riesce a prendere quota nel pomeriggio fino a trovarsi a proprio agio nelle ore notturne.

Tutto questo dipende, come ho detto, dalla presenza degli ormoni sessuali maschili e femminili e non è di poco conto anche il fatto che anche una donna non in menopausa può avere una forma a mela, perché magari, presenta un’alta percentuale di ormoni maschili; oppure ci sono uomini, che tendono ad ingrassare come le donne, poiché hanno una buona quota di ormoni estrogeni.

Questo è uno dei tanti argomenti di cui potremmo parlare durante il percorso di rieducazione alimentare e tecniche per cambiare abitudini alimentari.

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